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CORRADO SEVARDI nasce a Reggio Emilia nel 1964. Giunto al settimo anno degli studi di Composizione e, già selezionato per la "Biennale Internazionale degli Artisti dell'area mediterranea del 1984", è assunto all'Ufficio stampa dell'Associazione I Teatri (oggi Fondazione) di Reggio Emilia, in virtù dell'esperienza maturata in quegli anni anche in campo giornalistico. Un'opportunità professionale che gli preclude però la prosecuzione degli studi in quel momento. Gli viene offerta successivamente la direzione per un decennio del settimanale di riferimento della sua città, con annessa Divisione libri. Sono sedici anni di orari lavorativi totalizzanti, scenario che non muta quando decide di passare alla libera professione, assumendo incarichi per committenti pubblici e privati nei quali coniuga le competenze precedentemente sviluppate nell'editoria, giornalismo, comunicazione, progettualità culturale. Nel frattempo dà alle stampe un romanzo per i tipi di Aliberti - distrib. Rizzoli: Romanzo da camera (con prefaz. di Sandro Cappelletto e 4a di copertina di Luigi Zoja) e assume fra altri ruoli per alcuni anni la direzione editoriale della prestigiosa casa editrice nazionale di volumi da collezione Scripta Maneant, alla sua fondazione, curandovi preziose pubblicazioni d'arte a tiratura limitata.

Ma il richiamo del "Paradiso perduto" della musica, inevitabilmente lateralizzata in questi anni di soverchianti impegni (e le cui risonanze non sopite aveva riversato non a caso nel proprio romanzo), riemerge avviando il figlio allo studio del violino. Tornare nell'ambiente del Conservatorio fa infatti da elemento scatenante: pur lavorando si reiscrive così a Composizione e consegue la laurea triennale (110/110) e il successivo Biennio di specializzazione (110/110).

Riprende così l'attività di compositore, gratificata dal favore di importanti interpreti che eseguono suoi lavori, fra i quali si citano per tutti il pianista "Steinway" Marcello Mazzoni, un quartetto di solisti dei Berliner Philharmoniker, l'Orchestra d'archi de I Virtuosi Italiani, il Pathos Ensemble.

Attualmente è Responsabile dell'Area Ufficio Stampa/Comunicazione nonché Segretario di Direzione del Conservatorio di Musica di Reggio Emilia e Castelnovo ne' Monti "A. Peri - C. Merulo".

Nell'ottobre 2023 partecipa al suo primo concorso (essendo sempre stato fedele al motto di Béla Bartók "Le competizioni sono per i cavalli, non per gli artisti") e vince il Quarto premio al Concorso Internazionale di Composizione "Amadeus Composition Award" di Vienna con il poema sinfonico per orchestra "Dyoniso's Dream".

Ha studiato fra gli altri con Bruno Bettinelli, Armando Gentilucci, Adriano Guarnieri, Fabrizio Fanticini, Maurizio Ferrari.

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